Il Sacrario
Il sacrario
Paolo Caccia Dominioni Cartolina realizzata da Paolo Caccia
Il progetto e la realizzazione del sacrario di El Alamein si deve al comandante Paolo Caccia Dominioni, Capitano del XXXI Btg. guastatori del genio, il quale per oltre 14 anni dal 1948 al 1962 ha vagato per il deserto per recuperare le salme dei nostri caduti in Africa Settentrionale e per dar loro una degna sepoltura. E' proprio il sacrario da lui progettato ed eseguito che raccoglie le gloriose salme , ed e' oggi meta di numerosissimi pellegrinaggi. Ma numerose e gravi difficolta' si sono dovute superare, infatti oltre a raccogliere e comporre le salme, c'era da risolvere il problema della identificazione. Difatti il soldato italiano, per scaramanzia, non portava quasi mai il piastrino di riconoscimento, e comunque questo, con il passare degli anni, diventava molto spesso indecifrabile. Talvolta venivano trovati piccoli cimiteri allestiti dai nostri cappellani, i quali solevano mettere il nome in una bottiglia vicino al caduto; ma se il tappo non e' stato protetto bene, l'acqua penetrandovi aveva distrutto lo scritto. Il lavoro che si presento' al Comandante Dominioni fu davvero notevole, occorreva riesumare i morti, portarli nel cimitero della base di quota 33 e, quelli con il nome non sicuro o addirittura ignoti, dovevano essere studiati a fondo per essere identificati. Fino al 1956 i caduti italiani riesumati vennero portati a Quota 33 e li sepolti sottoterra; per proteggere meglio nel tempo questa opera venne poi progettato il nuovo sacrario, situato a Quota 29, non distante dal Cimitero di Quota 33, definitivamente dismesso nel 1959.